PREFAZIONE

 

Il 26 gennaio 2011, durante un’udienza privata a Roma, fu presentato a Papa Benedetto XVI un nuovo libro di canto gregoriano: il Graduale Novum, Vol. I: De Dominicis et Festis.

Dal 2018 è disponibile anche il Vol. II: De Feriis et Sanctis. Ora tanto specialisti e studenti di canto gregoriano con formazione semiologica quanto scholae con orientamento semiologico possono attingere a versioni melodiche del repertorio che corrispondono in maniera certamente più fedele ai manoscritti adiastematici di quanto non avveniva nelle precedenti edizioni del XX secolo, compreso il Graduale Triplex, in quanto queste riportavano invariate le melodie dell’Editio Vaticana del Graduale Romanum.

Nella presente trattazione ci si occupa tanto di una breve storia della genesi del Graduale Novum quanto di dare risposte a diverse questioni riguardanti la necessità di un nuovo libro di canti gregoriani, la metodologia della restituzione melodica, problemi e sfide particolari della restituzione melodica e non ultimo i contenuti e gli aspetti editoriali del Graduale Novum. Considerato che il Graduale Novum è un’edizione di canti per la S. Messa non solo per la scienza e per l’insegnamento, ma anche e soprattutto per la celebrazione liturgica, non possono mancare considerazioni relative alle questioni dell’interpretazione del canto gregoriano. In questo caso, la questione è sempre la stessa, ovvero quanto l’esecuzione si avvicini all’ideale di dare voce e suono in maniera adeguata alla Parola della liturgia, fonte originaria di tutte le composizioni gregoriane.

 

                                      Johannes Berchmans Göschl

Kiel, ottobre 2018