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Alberto Turco

Il neuma e il modo. Le incidenze verbo-modali sulla notazione neumatica

Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2018, pp. 317

(Didattica e saggistica 2)

ISBN 9788826601311

€ 32,00

In questo volume l’autore tratta le caratteristiche della notazione musicale neumatica, associandole alle tematiche della modalità gregoriana: un volume essenziale per comprendere il legame suono-parola che informa tutta la musica monodica cristiana. Si tratta di un canto che nei secoli si è modellato di pari passo con la nascita e lo sviluppo di riti, di festività, e con l’introduzione di nuovi testi. Il repertorio si è configurato come l’insieme di forme musicali differenti, generi compositivi variati, che hanno dato luogo a tradizioni liturgico-musicali diverse: romano-antica, gallicana, milanese, beneventana, romano-franca.

 

 

Fonti e Bibliografia

Note Introduttive

Genesi della scrittura musicale

 

 

 

Parte prima: Il neuma

Sezione prima: Alle origini della notazione neumatica

Sezione seconda: I neumi plurisonici generali

Sezione terza: I neumi plurisonici convenzionali

Sezione quarta: Funzioni derivate dei neumi convenzionalli

 

Parte seconda: Il modo

Sezione prima: Il neuma monogruppo

Sezione seconda: I neumi poligruppo

Sezione terza: verbo-modalità

Sezione quarta: La centonizzazione

 

l Preside M° Mons. Vincenzo De Gregorio così introduce il lavoro:

Il Canto Gregoriano: un campo di studio obsoleto ed una prassi di canto liturgico per nostalgici! Non ha recato nessun beneficio a questo venerando canto della Chiesa il fatto che frange di contestatori del presente celebrativo l'abbiano associato alla reversibilità della riforma liturgica. L'argomento è molto più profondo e molto più grave. Probabilmente è impensabile e fuori da ogni seria considerazione ed analisi degli sviluppi di qualsiasi forma d'arte, che il 'nuovo' consistente nei repertori in lingua corrente delle centinaia di comunità che celebrano e cantano la loro liturgia, possa avere, come il Canto Gregoriano ha avuto, una storia lunga tanti secoli, dalle origini alla decadenza (secc. XII-XIV). Se è vero che la persistenza del latino nella liturgia ha provocato il graduale distaccarsi dei fedeli dalla partecipazione attiva e benefica da essa, è altrettanto vero che proprio il latino, lingua del canto liturgico, ha generato il formarsi di specializzazioni e di elaboratissirne forme musicali sedimentate lungo secoli di pratica, verifica, sviluppi sempre più complessi e raffinati. Durante il lungo arco dei secoli del Canto Gregoriano, i fedeli hanno potuto ritagliarsi uno spazio nel canto religioso devozionale che ha raccolto pure i contributi della musica strumentale che intanto bussava alle porte della Chiesa. Occuparsi di Canto Gregoriano, di conseguenza, non è un fatto che possa essere ridotto al connubio: Gregoriano vetus Ordo. E' un fatto di cultura e di conoscenza di uno dei fenomeni più importanti della musica di tutti i tempi; è il Gregoriano che ha creato le premesse ed i fondamenti dell'evento altrettanto importante e straordinario, costituito dalla musica occidentale nella sua complessità di forme vocali e strumentali e nella sua articolazione timbrica sfociata nell'orchestra.

 

Il Pontificio Istituto di Musica Sacra, inaugurando per la prima volta nella sua relativamente giovane storia una collana Didattica e Saggistica, ha edito, nel 2016, Iniziazione al Canto Gregoriano, di Alberto Turco. Si è voluto così venire incontro alle esigenze degli Studenti che da tutto il mondo frequentano i corsi di formazione musicale.

 

La pratica della monodia liturgica, però, ha gettato le fondamenta della meravigliosa costruzione della polifonia. Tutto questo non si sarebbe potuto avverare se la monodia non fosse stata costruita su una aggregazione ordinata e ponderata di suoni che sia nella musica ellenistica sia in quella medioevale, sono definiti modi. In fondo si tratta del modo di essere dei suoni nel loro disporsi uno dopo l'altro, così come, nelle altre arti, si tratta del modo di essere del colore, della forma plastica, della struttura architettonica. Ecco il motivo che inserisce nella Collana Didattica e Saggistica un altro testo di Alberto Turco, dal titolo Il Neuma e il Modo. L'Autore propone di guardare al fenomeno costituito dai modi gregoriani come al logico sviluppo dell'acquisizione della conoscenza dei primi elementi costitutivi il Canto Gregoriano. Ancora una volta, dunque, la fatica del porgere la propria scienza in aula -così come da decenni esercita l'Autore con indomita energia ed appassionata dedizione -diventa libro, vo- lume, compagno di vita per gli Studenti ma anche per tutti gli appassionati cultori del Canto Gregoriano. Il Neuma e il modo aiuterà, ne sono certo, a comprendere e ed amare il Canto Gregoriano che dai suoi 'modi' ha de- terminato il 'modo' d'essere della musica occidentale, la più grande che mai sia stata elaborata nella storia.