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Theo Flury

Verso l’improvvisazione organistica. Basi di composizione, elementi propedeutici all’improvvisazione, esercizi ed esempi. Introduzione alla cultura organistica e alla liturgia, a cura di Alberto Sala; revisione di Attilio Piovano

Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2023; 2 voll. in cofanetto di complessive pp. XXII, 1139, con una pennetta USB contenente gli "Esercizi realizzati e le improvvisazioni"

(Didattica e saggistica 9)

ISBN 9788826608204

€ 75,00 (i due volumi indivisibili)

Un’opera monumentale, suddivisa in due tomi, che rappresenta la summa dell’attività musicale, compositiva e della docenza di p. Theo Flury osb, organista dell’Abbazia di Einsiedeln e insegnante di organo e improvvisazione al PIMS. I volumi affrontano la modalità, la tonalità, le forme musicali e le questioni organologiche che influenzano l’arte dell’improvvisazione liturgico-musicale all’organo. I volumi sono corredati da esercizi pratici, composizioni che illustrano le varie tecniche da impiegarsi e da una chiavetta usb con gli esercizi svolti e le improvvisazioni.

 

SOMMARIO

VOLUME I

Presentazione di Mons. Vincenzo De Gregorio  

Introduzione  

Prefazione  

 

PRIMA PARTE: TONALITÀ

Capitolo I - Introduzione generale teorico pratica  

1. Che cosa intendiamo per Tonalità in genere?  

1.1. Descrizione

1.2. Distinzione di Maggiore e Minore: le due concretizzazioni della struttura tonale  

1.3. Scale Armonizzate

1.4. Cadenze  

1.5. Giri armonici tipici  

2. Che cosa intendiamo in genere per modulazione e tonulazione nella Tonalità?

2.1. La Modulazione  

2.2. La Tonulazione  

2.3. Combinazione tonulazione-modulazione e mezzi per poter passare ai toni lontani velocemente

3. Le progressioni  

3.1. Non regolari  

3.2. Regolari  

4. Transizioni

4.1. Descrizione

4.2. Procedimento

5. Il Basso

5.1. Che cosa intendiamo per Basso?

5.2. Come procedere per la realizzazione di un Basso

5.3. Bassi da realizzare  

5.4. Come muovere le parti?

5.5. Che cosa intendiamo per Partimento?

6. La Melodia  

6.1. Che cosa intendiamo per Melodia?  

6.2. Come procedere per l’armonizzazione di una Melodia?

7. Costruire Partimenti e Melodie

7.1. Come costruire un Partimento.85

7.2. Come costruire una Melodia partendo dall’armonia del Basso

8. Il Contrappunto

8.1. Che cosa intendiamo per Contrappunto  

8.2. Le Specie del Contrappunto semplice

8.3. Il Contrappunto doppio

9. La Fuga

9.1. Premesse e primo approccio

9.2. Fuga Reale e Fuga Tonale

Capitolo II - Timbri tonali  

1. Timbro tonale I

1.1. Descrizione  

1.2. Componente armonica  

2. Timbro tonale II

2.1. Descrizione  

2.2. Componente armonica  

3. Timbro tonale III

3.1. Descrizione  

3.2. Componente armonica

 

SECONDA PARTE: MODALITÀ

Capitolo III - Introduzione generale teorico-pratica

1. Che cosa intendiamo per Modalità?

1.1. Descrizione  

2. M1

2.1. Protus – Scala di Re  

2.2. Deuterus

2.3. Tritus  

2.4. Tetrardus

2.5. Tabella riassuntiva dei modi

2.6. I gradi mobili delle scale in M1

3. La Modulazione

3.1. Giri armonici – Il Corale modale

4. Trasporti esacordali

4.1. La modalità gregoriana secondo l’Ochtoecos  

4.2. La sistematizzazione di P. Desrocquettes  

4.3. Cambi di modo e passaggi esacordali  

5. Breve excursus riguardo la musica ficta  

5.1. La questione delle alterazioni nel repertorio vocale del XVI secolo

5.2. Le alterazioni del ’500  

6. Bassi modali da realizzare

6.1. Protus

6.2. Deuterus  

6.3. Tritus

6.4. Tetrardus

6.5. Giro in tutti i modi

7. La Melodia

7.1. Gradi melodici importanti

7.2. Incipit di melodie vocali per Corali  

7.3. Melodie strumentali da completare  

7.4. Cenno alla “prassi alternatim”  

Capitolo IV - M2 e M3 - Sviluppi di M1

1. M2

1.1. Mobilità dei gradi e dissonanze  

1.2. Mobilità dei gradi

1.3. Le dissonanze

1.4. Proposte esemplificative della scala armonizzata dei quattro modi

seguendo i criteri di M2

1.5. Uso delle Modulazioni e delle Tonulazioni  

1.6. La scala di Do armonizzata in maniera diversa da quella tonale

(cioè non secondo i collegamenti armonici della scala armonizzata)  

1.7. Fuga nella Modalità

2. M3

2.1. Definizione  

2.2. La scala e la scrittura musicale  

 

TERZA PARTE: ALTRI APPROCCI COMPOSITIVI E IMPROVVISATIVI

Capitolo V - Oltre la Tonalità e la Modalità

1. Musica sospesa  

2. Musica aleatoria  

3. Due esempi di una nuova scrittura per un testo musicale che include la dimensione aleatoria: Ligeti e Albright  

3.1. Ligeti e l’organo

3.2. Albright e l’organo

4. Osservazioni dopo aver concluso la prima, seconda e terza parte

 

QUARTA PARTE: TIPOLOGIE ORGANARIE E REPERTORI

Capitolo VI - Fulcri storici e tendenze dell’evoluzione organaria e compositiva

1. Introduzione  

2. Dal XV al XVIII secolo  

2.1. Germania del Nord

2.2. Germania centrale  

2.3. Germania del Sud

2.4. Francia

2.5. Italia  

3. Dall’Ottocento ad oggi

3.1. Germania

3.2. Francia  

3.3. Italia

4. Alcune riflessioni conclusive

 

QUINTA PARTE: FORME COMPOSITIVE E IMPROVVISATIVE

Capitolo VII - Forme di base per la didattica

1. Premesse

1.1. Differenza tra conglomerati sonori di carattere tetico e discorsivo

1.2. Tetico

1.3. Discorsivo

1.4. Situazioni da evitare  

2. Forme

2.1. Panoramica

2.2. Forme di Variazione

2.3. Forme Tripartite semplici o composte

2.4. Forme con più riprese, intere o parziali

2.5. Forme di Imitazione  

2.6. Forme pluritematiche

2.7. Forme Cicliche

3. Come presentare un organo improvvisando?

3.1. Potenzialità dell’organo  

3.2. Tabella per schemi improvvisativi

4. La Fantasia – Come nasce una forma libera?  

4.1. Premessa

4.2. Un possibile approccio

4.3. Una sfida particolare

4.4. Due esempi

4.5. Due grandi Maestri

 

SESTA PARTE: L’ORGANO NELLA LITURGIA

Capitolo VIII - Punto di partenza: Principi e legislazione

1. Definizione

1.1. La Liturgia

1.2. Nesso tra Fede e Liturgia

2. Il Magistero della Chiesa postconciliare riguardo la musica per la Liturgia

2.1. Dalla Costituzione Conciliare “Sacrosanctum Concilium” sulla Sacra Liturgia; Capitolo VI – “La Musica Sacra”

2.2. Dalla Istruzione della Sacra Congregazione dei Riti sulla musica nella Liturgia “Musicam Sacram” – 5 marzo 1967

3. Il calendario dell’Anno Liturgico

3.1. I giorni dell’Anno Liturgico

3.2. I Cicli dell’Anno Liturgico

Capitolo IX - La Messa

1. Gli elementi costitutivi della Messa  

1.1. Premessa

1.2. Riti di Introduzione

1.3. Liturgia della Parola

1.4. Liturgia Eucaristica

1.5. Riti di Comunione

1.6. Riti di Conclusione

2. Elementi musicali nella Messa

2.1. Premessa

2.2. I canti dell’Ordinarium  

2.3. I canti del Proprium 

2.4. La trattazione del Corale nei Paesi germanofoni dove confluiscono

elementi culturali delle confessioni cattolica e protestante  

2.5. La Programmazione liturgica musicale  

3. Il rispetto dei ruoli  

3.1. Premessa

3.2. Assemblea

3.3. Schola

3.4. Coro

3.5. Cantore Animatore dell’Assemblea

3.6. Organista

3.7. Gli strumentisti e la musica strumentale in genere  

3.8. Esempi per la composizione applicata  

4. L’accompagnamento dei canti  

4.1. Introduzione

4.2. Accompagnamento dei canti con materiale armonico appropriato

alla provenienza delle melodie

4.3. Intonazioni

4.4. Interludi tra le strofe e coda

5. Monodia accompagnata  

5.1. Introduzione

5.2. Accompagnamento puntiforme  

5.3. Accompagnamento cellulare

5.4. Accompagnamento a comparsa progressiva

5.5. Accompagnamento fraseologico-accentuativo  

6. Come si fanno le intonazioni ai canti del repertorio gregoriano?

6.1. Quale scopo hanno le intonazioni?  

Capitolo X - La Liturgia delle Ore  

1. La Liturgia delle Ore

2. Struttura della Liturgia delle Ore postconciliare  

2.1. Schema

2.2. Inizio

2.3. Inno

2.4. Salmodia

2.5. Letture

2.6. Cantici biblici

2.7. Invocazioni e Intercessioni  

2.8. Conclusione  

2.9. Recita dei Salmi e Cantici  

2.10. Orazione finale  

3. L’intervento dell’organo nella struttura della Liturgia delle Ore  

3.1. Preludi e Postludi

3.2. Intonazioni  

3.3. Accompagnamento  

3.4. La prassi “alternatim”

Capitolo XI - Elevazione Musicale  

1. Che cosa intendiamo per Elevazione Musicale?  

2. Come progettare un’Elevazione Musicale?  

2.1. Per la preparazione di un’Elevazione Musicale

2.2. Esempi di Elevazione Musicale  

 

Capitolo XII - Riflessioni ed approfondimenti circa alcuni temi dei capitoli precedenti

1. Perché l’importanza della musica nella Liturgia?

1.1. Premessa

1.2. Un significato antropologico della musica  

1.3. Un’analogia strutturale dell’arte e della Liturgia  

1.4. Quale musica nella Liturgia?  

1.5. Gli strumenti e la Liturgia  

1.6. Possibili criteri per la scelta del repertorio  

1.7. Componenti e mezzi per la musica liturgica

 

SETTIMA PARTE: PERCORSI DI DATTICI

Capitolo XIII - Piani di studio

1. Introduzione  

2. Studi accademici  

3. Studi non accademici

3.1. Organo liturgico e Improvvisazione per organisti non professionisti,

ad esempio a livello diocesano  

3.2. Il “Certificat amateur d’improvisation au clavier”

4. Proposte formative  

4.1. Stagione di concerti dell’istituzione didattica  

4.2. Festival organistico  

4.3. Viaggi istruttivi  

4.4. Considerazioni sulle tempistiche

Epilogo

 

VOLUME II  

Esempi - Capitolo I  

Esempi - Capitolo II

Esempi - Capitolo IV  

Esempi - Capitolo V

Esempi - Capitolo VII

Esempi - Capitolo IX

Esempi - Capitolo X  

Esempi - Capitolo XI  

Esempi - Capitolo XII

 

Appendice I - Corali armonizzati

Appendice II - I Preludi Corali di Lili Wieruszowski

Appendice III - Esempi audio

Nota biografica